Che cosa spinge Jago?

The Gazette (Montreal), 23 Dicembre 1995 di Jamie Portman - Trad Susanagh

 

 

Othello è una delle prestazioni più potenti di Shakespeare, uno studio affascinante di come la gelosia e la paranoia causino la rovina di un grande capo.

Nondimeno, è un'opera con un doloroso mistero psicologico al suo interno. Ha a che fare con il personaggio di Jago, il vessillo delle intenzioni che si rivolta contro Othello, il suo generale moro, e concepisce la sua distruzione e infine la sua morte.

I critici e il pubblico hanno intuito per secoli le forze che fanno da propellente a Jago. É uno dei grandi cattivi della letteratura drammatica e anche uno dei più problematici.

Buoni ultimi, ci domandiamo: che cosa spinge Jago?

Kenneth Branagh, il più eccitante della nuova covata di attori shakespeariani britannici, si è fatto la stessa domanda quando ha accettato di interpretare Jago con Laurence Fishburne in Othello, nella nuova versione di quest'opera di 392 anni fa. Nonostante la sua lunga carriera di interprete di Shakespeare sul palcoscenico, questa è la prima volta che ci prova con Jago, un personaggio così convincente nella sua mostruosità che a volte diviene il centro vero dell'opera. Come tutti gli attori, Branagh ha trovato Jago divertente. "I cattivi sono sempre divertenti". Ma l'ha trovato anche inquietante. "Mentalità da serial-killer".

"Rappresenta il male fine a se stesso" ci dice il trentacinquenne attore al telefono da Los Angeles "É un uomo che sembra perdere il suo centro emozionale. É qualcuno senza rimorso, senza pentimento. Ci vedo una sorta di mentalità da serial-killer per come emerge la sua sociopatia."

Ma l'enigma rimane. Che cosa ha trasformato Jago in questo mostro? Branagh spera che le risposte emergano dalla versione del film. Ma Branagh, che ha diretto Shakespeare in teatro (Hamlet, King Lear) e in film (Enrico V, Molto rumore per nulla), sottolinea che il film rappresenta la personale visione del regista-attore Oliver Parker. La versione di Parker è in competizione con due classici, suoi predecessori - la storica ripresa della rappresentazione teatrale di Laurence Olivier, in cui Olivier impersonava il Moro e Frank Finlay era Jago, e la pellicola recentemente restaurata di Orson Welles, con Welles in Othello e Michael McLiammoir in Jago.

Il nuovo Othello segna la prima volta che un attore di colore (Fishburne) abbia interpretato la parte di protagonista nel film.

Adattando l'opera, Parker ha tagliato drasticamente il testo originale di Shakespeare, e ha reso le sequenze tra Othello e Desdemona (Irene Jacob) in una camera da letto fortemente sensuale. Ma la linea narrativa di base rimane. Jago è furioso quando Othello lo scavalca per promuovere un altro ufficiale Cassio (Nathaniel Parker) ad un grado superiore. Decide di vendicarsi: piantando il seme della gelosia assassina in Othello, Jago lo costringe a credere all'infedeltà di Desdemona e lo guida all'assassinio.

Ma il risentimento per una promozione è sufficiente a giustificare l'odioso comportamenmto di Jago? Qualcuno l'ha indicato come spinto da 'cattiveria immotivata'. Altri suggeriscono che sia una vittima di rancori sociali e razziali: ansioso di emergere al di sopra dei suoi bassi natali, è infuriato al vedere le sue ambizioni frustrate da un superiore casualmente nero.

Alcune produzioni si sono avventurate in acque più torbide. Una versione del 1938, diretta da Tyrone Guthrie, che più tardi lancerà il Canada's Stratford Festival, offrì uno Jago (Laurence Olivier) la cui rabbia derivava da una attrazione omosessuale per l'Othello, recitato da Ralph Richardson.

Dopo aver studiato l'enigma di Jago, dice Branagh, può vivere con la premessa base: Jago soffre di 'chiara afflizione e rifiuto' per non essere stato promosso. Ma Branagh sottolinea anche che questa situazione sguinzaglia demoni interni. "Penso che Jago senta che un particolare rapporto sia andato distrutto. Abbiamo queste due persone fuori dal comune, Othello e Jago, che si sono legati nei loro servizi militari su campi sia cristiani sia pagani. "Hanno anche ucciso insieme, legandosi nell'unico modo in cui possono farlo le persone in queste situazioni. Così penso che Jago senta profondamente questa reazione" dice.

Iago scopre che anche le più piccole allusioni sono sufficienti per far andare Othello sopra le righe e questo, dice Branagh, incoraggia il male puro a prendere completamente il sopravvento.

"Quello che prende il sopravvento è una specie di piacere crescente, una sorta di tranquilla delizia nella sua abilità di manipolare. C'è un godimento per gradi di questa manipolazione che diventa demoniaco"

Branagh è riservato quando gli si chiede del testo drasticamente tagliato - che elimina alcune delle più famose frasi di Jago - e descrive sè stesso fondamentalmente come un attore a noleggio per questo film.

"A volte è doloroso per me pensare a quello che manca. Ma quando accettai la sceneggiatura, così forte, di Oliver, decisi di lavorare solo con quello."

(...)

Ritiene che il nuovo Othello, anche nella sua forma abbreviata, è sempre una trasposizione legittima di un classico Shakespeariano. "Si rapporta in modo molto molto diretto con le emozioni del pubblico. É molto sanguigno e focalizza meno la politica di Venezia e più l'interiorità dei personaggi. 'Va diritto al centro dell'ulcera', come Shakespeare potrebbe dire"